venerdì 4 marzo 2016

Ritornare a far parte della vita: la storia di Ian Thorpe

In questi giorni di continue polemiche e notizie drammatiche, leggere il post di Ian Thorpe appena pubblicato sull'"Huffington Post" è stato davvero confortante. Ian è un grande campione australiano di nuoto, vincitore di ben 27 medaglie d'oro e dominatore delle olimpiadi di Sidney nel 2000, ma è soprattutto una persona di straordinaria umanità.
Soffre fin dall'adolescenza di una sindrome depressiva, cui si sono aggiunti successivamente alcuni problemi di alcolismo, e continua ancora adesso a lottare contro questo male oscuro e insidioso, ma, come afferma lui stesso, ha deciso di non permettere più di esserne influenzato. La depressione è un male spesso invisibile agli altri che non sempre riescono a capire che cosa realmente si provi nelle lotte quotidiane. Questa incomprensione è ancora più accentuata nel suo caso, un atleta di talento che poteva avere tutto il mondo nelle sue mani, mentre dietro un'apparenza di felicità si nascondeva un inferno. Da qui il senso di colpa di chi dovrebbe sentirsi fortunato rispetto ad altri che non hanno avuto le stesse possibilità, un senso di colpa che aggrava ancor di più la depressione in un circolo vizioso.


Il campione, nel suo toccante articolo, parla dei traguardi raggiunti e del suo impegno per raggiungerne altri e della necessità di reagire, forgiando la propria realtà: "Possiamo anche trovarci nella morsa della nostra depressione ma abbiamo sempre la possibilità di controllarla in qualche modo. Se dimostri accondiscendenza verso la tua malattia e la accetti, allora cadrai nella trappola della depressione e dell'atteggiamento che la depressione ti obbliga ad assumere.
Il suo è un messaggio di speranza, per cui è possibile ritornare a vivere in mezzo agli altri rompendo quell'isolamento cui la depressione spesso conduce: "C'è bisogno di tornare a far parte di questo mondo, a tutti è concessa la possibilità di ricostruire la propria resilienza nei confronti dei propri tormenti. È possibile ritrovare il senso di se stessi e sentirsi nuovamente parte di questa vita. Oggi, sono in grado di apprezzare la vita, non solo dimostro riconoscenza ma cerco anche di viverla al meglio. Mi sento tremendamente felice e voglio ricordare agli altri che vale la pena perseguire la felicità. Non do per scontato nessuna delle possibilità che la vita mi ha regalato".
Sicuramente, un evento che gli ha consentito di iniziare a rompere questo muro è stato il suo coming out nel 2014: rivelare la propria omosessualità gli ha permesso di spazzare via tutte le bugie che aveva costruito negli anni per paura di ledere quell'immagine di atleta bello, forte e imbattibile che tutti avevano di lui, smettendo finalmente di negare la propria natura.
Le parole di Ian Thorpe, cui auguro di raggiungere tutti i traguardi che si è prefissato, sono ovviamente uno stimolo per tutti, non solo per coloro che soffrono di depressione, a non abbattersi e a vivere pienamente la propria vita.

4 commenti:

  1. A me Thorpe è sempre piaciuto. Poi dopo queste sue parole...non conoscevo la sua "malattia" anche se sapevo dei suoi problemi specialmente l'alcolismo. Da oggi insomma non lo apprezzerò solo più con lo slippino ecco :D

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    1. Quando ho letto il suo articolo sono rimasto folgorato... non sempre i personaggi famosi mandano messaggi così positivi, ma quando lo fanno li sentiamo molto più vicini e umani

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  2. Molto spesso le persone famose creano una loro personalità parallela, al contrario Thorpe è riuscito a mostrarsi come realemnte è! E quando si è se stessi è più facile vincere le sfide della vita! Coraggio Thorpe!!

    Raga88ge

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    1. Più che altro i personaggi famosi devono mantenere una certa immagine o magari cercano di nascondere i loro disagi con atti di esibizionismo sfrenato (vedi Miley Cirus). Ian Thorpe si è mostrato per la sua umanità e, quindi, concordo con te, questo lo aiuterà molto

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